Il Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) ed a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Il programma MUOS, gestito dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti, è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei quattro satelliti tra il 2010 ed il 2013. Il sistema MUOS integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo ed ha l’obiettivo di rimpiazzare l’attuale sistema satellitare UFO, questa è la spiegazione ufficiale per la sua costruzione…. Dal 2009 gli abitanti di Niscemi protestano per l’istallazione del sistema di antenne ma comunque il progetto militare va avanti spedito e le istituzioni sembrano non considerare le proteste di cittadini e sindaco.
Queste nuove istallazioni dovrebbero servire per copertura radar nella zona sud mediterranea ma la celerità con cui vanno avanti i lavori, l’omertà di tutti i mezzi di informazione sulle proteste dei siciliani e la segretezza da parte della politica ci fanno intuire che non può essere una semplice istallazione radar voluta dal governo italiano. Prima di tutto i lavori sarebbero cominciati e finiti dopo anni nei quali tutti i politici coinvolti si sarebbero riempiti pancia e panciotto, le proteste sarebbero state messe su tutte le prime pagine rappresentando i protestanti come Comunisti Antidemocratici e la faccenda sarebbe stata spunto per qualche campagna elettorale di zona.
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Tre miliardi di dollari che alla fine potrebbero diventare sei. È quanto costerà il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari MUOS (Mobile User Objective System), che la Marina Militare degli Stati Uniti d’America prevede di realizzare entro la fine del 2012. È un programma ambiziosissimo. Il MUOS assicurerà il trasferimento d’informazioni e dati ad una velocità mai raggiunta nella storia delle telecomunicazioni e consentirà alle forze armate statunitensi di rafforzare ulteriormente la propria superiorità militare. Per installare il terminal a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, il Pentagono ha riservato un budget di “appena” 13 milioni di dollari… Visto l’inesistenza d’informazioni del governo Berlusconi e delle autorità statunitensi attorno all’infausto progetto militare, possiamo sapere solo il nome delle ditte,uniche imprese italiane chiamate ai lavori di costruzione…solo… il progetto oltre tutto inquina la povera cittadina non solo con le sue onde elettromagnetiche ma anche con un “abbondante” uso di petrolio (tipologia DF2)…gli abitanti non solo non conoscono effettivamente il suo vero uso o scopo militare e civile ma devono sopportare anche questo che poi è quello che di più li preoccupa! Ringraziamo il nostro governo che per interessi internazionali con altri paesi non solo non ci informa dei pro e i contri ma permette anche un inquinamento indiscriminato da petrolio nel terreno e nell’aria.
H.A.A.R.P.
Il termine HAARP è l’acronimo di High-frequency Active Auroral Research Project: Programma di Ricerca Aurorale Attivo ad Alta frequenza. E’ un progetto del Dipartimento della Difesa Statunitense (DoD), situato in Alaska (Stati Uniti) e coordinato dalla Marina e dall’Aviazione USA. L’impianto è in grado di inviare onde radio nella ionosfera. Le onde, colpendo la ionosfera, la riscaldano causando delle leggere perturbazioni, simili a quelle provocate dalla radiazione solare, ma notevolmente più deboli. Lo scopo è quello di studiare in che modo queste perturbazioni influiscono sulle comunicazioni a breve e a lunga distanza. La maggior parte delle ricerche svolte utilizzando gli impianti sono di dominio pubblico, così come lo è lo studio di impatto ambientale effettuato sulla struttura da una serie di enti indipendenti. Una piccola parte delle ricerche sono di interesse militare e di queste i risultati non vengono pubblicati.
La ricerca di base effettuata utilizzando HAARP riguarda lo studio dei fenomeni naturali derivanti dall’interazione delle radiazioni solari e delle onde radio con la ionosfera. La ricerca applicata riguarda l’utilizzo degli effetti prodotti sulla ionosfera in ambito tecnologico, in particolare nel campo delle telecomunicazioni.
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La collocazione dell’impianto è ottimale perché offre una ampia varietà di condizioni ionosferiche da studiare. Il posto offre anche una locazione elettromagnetica tranquilla in quanto non vi sono intorno sorgenti di rumore quali possono essere prodotte da città o insediamenti industriali vicini. Il controllo è effettuato dalla strumentazione passiva in via continuativa, e i dati raccolti vengono elaborati e messi a disposizione attraverso diagrammi sul sito web ufficiale, l’emissione in alta frequenza invece viene effettuata nell’ambito di campagne interattive di studio condotte da gruppi di ricerca.
Viene utilizzato per la ricerca sia da Università (pubbliche e private) e agenzie governative sia da aziende commerciali interessate alle nuove tecnologie nell’ambito delle telecomunicazioni. Periodicamente, visto il grande interesse generato intorno alla struttura, viene consentito l’accesso al pubblico per visitare le strutture….tutto questo da fonti ufficiose che smentiscono o addirittura dichiarano che contro l’HAARP ci sia una “teoria del complotto. Le fonti ufficiose come il programma ufficiale omette o addirittura non dichiara che oltre ai benefici (elevati in ambito militare) c’è un alto tasso di inquinamento da onde elettromagnetiche! l’HAARP è considerato il nucleo del programma “Guerre Stellari” avviato sotto le amministrazioni Reagan–Bush negli anni ’80 ed è costituito fondamentalmente da piloni. Su ogni pilone sono montate doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa l’altra per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km grazie alla loro potenza. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia atmosferiche che terrestri.
Arma Tecnologica Avanzata Militare
La federazione Scienziati Americani ha ammesso un uso militare di HAARP solo per scopi di ricognizione e non distruttivi. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe “vedere ciò che succede nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni sotterranee di Stati avversi”.
Quindi, ufficialmente, gli scopi di HAARP sono: lo studio della ionosfera (essendo composta da particelle cariche, ioni, possiede la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane) per migliorare le telecomunicazioni; lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di profondità.
Nello specifico, secondo le dichiarate applicazioni militari, con il sistema HAARP si potrebbe:
– Fornire uno strumento per sostituire l’effetto dell’impulso elettromagnetico dei dispositivi atmosferici termonucleari (ancora considerati un’opzione realizzabile dai militari da almeno il 1986).
– Sostituire le frequenze estremamente corte (ELF: Extremely Low Frequency) delle comunicazioni sottomarine operative con una nuova e più compatta tecnologia caratterizzata da un gruppo di comunicazioni su un canale a bassissima frequenza per le lunghe distanze e per le applicazioni sotto acqua.
– Modificare anche su zone lontane le condizioni climatiche e gli agenti atmosferici in modo tale da facilitare le operazioni militari.
– Attivare a distanza un gran numero di esplosioni elettromagnetiche, non-nucleari, indirizzate verso un target. (Armamenti EMP).
– Gestire aerei a distanza, governati e potenziati dai trasmettitori HAARP. Un test del genere è stato fatto già ai tempi della APTI che mantenne il controllo di un velivolo di sorveglianza per 10,000 ore ad un’altitudine di 80,000 piedi .- Sostituire il sistema radar “over-the-horizon”, che è stato progettato per la postazione corrente di HAARP, con un sistema più accurato e flessibile.
– Fornire un metodo per eliminare le comunicazioni sopra una zona estremamente grande, mantenendo attivo il funzionamento dei sistemi di comunicazione militari controllati da HAAARP.
– Controllare i radar sotterranei per identificare strutture sotterranee e la loro resistenza alle armi utilizzando l’esame tomografico che penetra la crosta terrestre e che, se unito alle abilità di calcolo di EMASS e dei computers Cray, permetterebbe l’identificazione di armi nucleari a distanza. Se le antenne sono propriamente sintonizzate e indirizzate, da un qualunque punto del pianeta è possibile far rimbalzare onde sull’atmosfera e dirigerle a distanza verso un altro punto della Terra.
– Rilevare oggetti che si muovono nell’aria (ad esempio aerei e missili Cruise a basse quote) e determinare quali sono armati e quali sono innocui, rendendo così le altre tecnologie obsolete.
– Effettuare un sondaggio geofisico per trovare petrolio, gas e giacimenti minerari su una vasta zona.
Apparentemente, quindi, HAARP è un innocuo centro di ricerche con potenzialità applicabili nella difesa nazionale. Tuttavia, tutti gli usi possibili di HAARP non dichiarati (che possono essere messi in pratica nei diversi campi militari: aeronautica, esercito, marina, ecc.), sono allarmanti. Dietro HAARP potrebbe celarsi la sperimentazione di una tecnologia avanzata di irradiamento a radio-onde. Una tecnologia simile sarebbe in grado di alzare e scaldare vaste zone della ionosfera immettendo elevate quantità di energia; far rimbalzare onde elettromagnetiche, capaci di penetrare qualsiasi cosa vivente e/o morta, indietro su determinate località della Terra.
Questo tipo di stimolazione causerebbe modificazioni molecolari della ionosfera, le quali porterebbero a devastanti conseguenze sul clima delle regioni colpite. In poche parole, HAARP, essendo in grado di provocare intenzionali cambiamenti climatici, potrebbe essere utilizzato come arma militare. Inoltre, le onde riflesse sulla superficie terrestre, a causa della loro elevata intensità e capacità di penetrazione, sarebbero in grado di manipolare e disgregare i processi mentali umani.
Secondo alcuni scienziati, gli effetti dell’uso sconsiderato di questi livelli di energia nella ionosfera, il nostro schermo naturale, potrebbe essere devastante. Iniettando un’ingente quantità di particelle nella ionosfera, è possibile alterare in maniera irrimediabile l’equilibrio protettivo della Terra, causando una caotica instabilità che potrebbe dare inizio ad una catena di effetti collaterali come ad esempio la distruzione totale dello strato di ozono. Ciò che preoccupa maggiormente è dovuto al fatto che si può prevedere con certezza come la Terra potrà reagire a questo eccesso di radiazioni e….potrebbe contribuire al cambiamento climatico il bombardamento massiccio dell’atmosfera con raggi ad alta frequenza conversione onde a bassa frequenza ad alta intensità possino colpire il cervello umano, e non può essere escluso avere effetti tettonici “. intesi a manipolare il tempo Quindi cosa c’è di più, la possibile manipolazione delle menti umane e cambiamenti nella ionosfera avrebbe dovuto aggiungere nuovi effetti. Il creatore del riscaldatore ionosferico HAARP, Bernard Eastlund, dice la sua invenzione potrebbe anche controllare il tempo.
Minacce Invisibili
Ebbene il 15 gennaio 2003, il sito della «Prava» ha ospitato un inquietante articolo, scritto dal deputato ucraino Yuri Solomatin, in cui si esprime preoccupazione per gli esperimenti condotti dagli americani in Alaska, dove dal 1994 si sta portando avanti il programma HAARP. In pratica, una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della foresta boreale nordamericana. Solomatin ha voluto richiamare l’attenzione dell’Ucraina su un problema già sollevato dai Russi. Quelle antenne sono forse il prototipo di un’arma «geofisica» americana, capace di condizionare il clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l’umidità? Il deputato ucraino dà credito al sospetto che i disastri naturali intensificatisi ultimamente siano da imputare ai sempre più assidui test del sistema HAARP. Anche in Germania, le inondazioni dello scorso anno sono sembrate a qualcuno troppo disastrose. Così due giornalisti tedeschi, Grazyna Fosar e Franz Bludorf, hanno vagheggiato in un loro articolo, pubblicato sul numero 120 del bimestrale «Raum und Zeif», che i cicloni e gli allagamenti che hanno piegato l’Europa Centrale possano essere legati all’HAARP. La Russia aveva dato l’allarme quasi un anno fa. Come riporta l’agenzia Interfax dell’8 agosto 2002, ben 90 parlamentari della Duma di Mosca avevano firmato un appello indirizzato all’ONU in cui si chiedeva la messa al bando di questi esperimenti elettromagnetici. Un mese più tardi erano saliti a 220 i deputati russi a favore dell’appello. D’altronde vi era stato un rapporto della Duma che accusava esplicitamente l’America. Parole schiette e scomode: «Sotto il programma HAARP, gli USA stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari»