Mese: febbraio 2019
MALATTIE MORTALI PER CARENZA DI VITAMINA D CAUSATA DALLA GEOINGEGNERIA
Molti effetti mortali delle operazioni di gestione della radiazione solare sono completamente trascurati, la carenza di Vitamina D epidemica rientra in questa categoria.
Il paradosso è questo, sebbene i nostri corpi producano vitamina D con l’esposizione alla luce del sole, ora che è stata alterata la luce dal sole a causa delle particelle diffuse saturano l’atmosfera che impedisce alla luce la gestione della irradiazione solare. Non ci sono studi in corso che affrontino questo problema dal momento che la pazzia della ingegneria climatica in corso viene ufficialmente negata.
Quindi, poiché l’atmosfera protettiva della Terra viene distrutta dai molteplici aspetti dell’ingegneria climatica (particelle che distruggono l’ozono e riscaldamento a RF dell’atmosfera), la radiazione UV a cui siamo ora esposti è a livelli estremamente pericolosi rendendo l’esposizione al sole una minaccia per la salute. Inoltre, i livelli estremamente elevati di UV possono effettivamente causare l’arresto della produzione di vitamina D da parte del corpo.
Cosa possiamo fare? Unisciti alla lotta per esporre e fermare l’ingegneria climatica, questa è la battaglia che dobbiamo vincere e ci vuole l’apporto di tutti Voi.
PERCHÉ GLI STUPIDI SONO SEMPRE STRASICURI ?
E perché gli intelligenti sono pieni di dubbi, come diceva Russell? È l’effetto Dunning/Kruger
Facciamocela, questa domanda: noi esseri umani siamo capaci di essere obiettivi su noi stessi e sulle nostre abilità? La risposta generale è: no. In particolare, quanto più qualcuno è incompetente su un certo tema o in una certa attività, tanto più crede di essere più bravo di quel che è.
Invece quelli più competenti tendono a “fare i modesti”, cioè sottostimano la loro competenza. L’effetto per cui se sei scarso su un certo tema non sai neanche di esserlo si chiama “effetto Dunning/Kruger”, dal nome dei due psicologi che lo hanno dimostrato tramite una serie di esperimenti.
Si tratta in buona sostanza di una “stupidità al quadrato”, in quanto sei stupido – sempre su un certo tema, beninteso – e lo sei talmente tanto da non capire di esserlo. Dall’altro lato, il fatto che quelli competenti siano modesti sulla loro performance si può spiegare in questo modo: costoro ritengono che la bravura degli altri sia paragonabile alla loro, e dunque non pensano di essere così bravi.
In effetti, i due autori mostrano che, se ai più bravi fai vedere qualcuno dei compiti fatti dagli altri, quelli bravi capiscono meglio e diventano meno modesti e più obiettivi, in quanto si rendono conto con chi hanno a che fare!
Invece l’incompetenza è una specie di buco nero: se in un esperimento fai vedere ai somari i compiti fatti dai più bravi, i somari continuano a pensare di essere meno somari di quel che sono, perché non riescono a vedere la differenza tra compiti fatti bene e compiti fatti male.
Questa ricerca è illuminante ma anche preoccupante: se non riesci ad allenare i somari, questi resteranno tali, perché continueranno a pensare di non esserlo. C’è anche spazio per la vita difficile di Antonio Salieri: se sei bravo ma non un genio, capisci con una precisione tremenda chi è il Mozart davanti a te, e nessuna ignoranza ti salva.
Fonte: http://www.linkiesta.it