GEOINGEGNERIA. IL PIANETA SOTTO ATTACCO: “IL PROGETTO NEW MANHATTAN”

Riprendiamo in estratti un intervista a Peter A. Kirby, (ricercatore, scrittore e attivista statunitense http://www.peterakirby.com) da parte di James Corbett (scrittore, editore e produttore canadesehttp://www.corbettreport.com) Articoli di approfondimenti qui http://www.activistpost.com/tag/peter-kirby. I dati e ipotesi presentati da Kirby meritano di essere tradotti.

INTERVISTA

James Corbett:
“In merito alla modificazione del clima e allo sviluppo dell’idea che la geoingegneria ci salverà dal cambiamento climatico, lei ha portato alla luce molta documentazione per anni, però ho saputo recentemente, per caso, che John Brennan, il direttore della CIA, ha tenuto un dicsorso presso il Consiglio delle Relazioni estere, in cui ha parlato di geoingegneria dicendo queste cose in questo spezzone: ‘Un altro esempio è la gamma di tecnologie, spesso denominate collettivamente geoingegneria, che potenzialmente potrebbero aiutare ad invertire gli effetti del riscaldamento del cambiamento climatico globale. Personalmente ha colpito la mia attenzione l’iniezione di spray stratosferici, un metodo per disseminare nella stratosfera particelle che possono riflettere il calore del sole, similmente alle eruzioni solari.’
John Brennan sta parlando di alterare i modelli climatici e spruzzare sostanze nell’atmosfera al fine di ‘salvarci da noi stessi’?
Farebbero una cosa del genere?”

Peter A. Kirby:
“L’evidenza mostra che lo faranno, lo hanno fatto e lo fanno. In quanto alla CIA, sembra che sia coinvolta fino in fondo nel progetto ‘New Manhattan’.
Vi sono alcuni documenti, come quello pubblicato nel 1965 dall’ufficio del ramo esecutivo del Governo Federale di Lyndon B. Johnson, intitolato‘Ripristinare la qualità del nostro ambiente’ che espone tanto la teoria del riscaldamento globale prodotto dall’uomo, come ciò che John Brennan ha affermato, la gestione della radiazione solare, lo spargimento di particelle, conosciuta comunemente come geoingegneria.
Anche la CIA ha pubblicato un documento che sembra la fonte dell’idea che il riscaldamento globale potrebbe distruggere l’umanità e da allora questo viene utilizzato per giustificare il fatto che si spruzzino delle sostanze, perchè affermano: ‘Non vogliamo che si verifichi il riscaldamento globale’.
La prima menzione che ho trovato della teoria del riscaldamento globale provocato dall’uomo è del 1958, e si intitola ‘Il clima come arma’.

Peter A. Kirby:
“L’evidenza mostra che lo faranno, lo hanno fatto e lo fanno. In quanto alla CIA, sembra che sia coinvolta fino in fondo nel progetto ‘New Manhattan’.
Vi sono alcuni documenti, come quello pubblicato nel 1965 dall’ufficio del ramo esecutivo del Governo Federale di Lyndon B. Johnson, intitolato‘Ripristinare la qualità del nostro ambiente’ che espone tanto la teoria del riscaldamento globale prodotto dall’uomo, come ciò che John Brennan ha affermato, la gestione della radiazione solare, lo spargimento di particelle, conosciuta comunemente come geoingegneria.
Anche la CIA ha pubblicato un documento che sembra la fonte dell’idea che il riscaldamento globale potrebbe distruggere l’umanità e da allora questo viene utilizzato per giustificare il fatto che si spruzzino delle sostanze, perchè affermano: ‘Non vogliamo che si verifichi il riscaldamento globale’.
La prima menzione che ho trovato della teoria del riscaldamento globale provocato dall’uomo è del 1958, e si intitola ‘Il clima come arma’.

Questo progetto di modificazione del clima è nato, in larga misura, dal progetto originale, ‘Manhattan’. E’ un problema di fisica e, coloro che assemblarono la prima bomba atomica, erano fisici.

James Corbett :
“Quali sono i nuovi aspetti del progetto ‘New Manhattan’?

Peter A. Kirby:
“Le principali differenze tra l’industria originale ‘della semina di nubi’, che continua ancora oggi, e il progetto ‘New Manhattan’ consistono nel fatto che per disperdere le particelle che fuoriescono dall’aereo, si utilizza energia elettromagnetica, e che le modifiche convenzionali del clima che si fanno a livello regionale, nel progetto ‘New Manhattan’ sono a livello globale.
Vi è una base aerea in Alaska, ‘Clear Air Force Base’, che risiede nell’interno, vicino a Fairbanks, e relativamente vicino alle installazioni HAARP.

James Corbett :
“Nonostante tutto ciò che si dica sulla geoingegneria, che è diventata sempre più comune nelle commissioni del Congresso e tra i rinomati scienziati, come Devid Keith, che approfittano di questa idea ovunque vadano, è sorprendente che vi siano pochissime ricerche, addirittura una mancanza di interesse, in merito agli effetti sulla salute o almeno sugli effetti potenziali dell’iniezione di aerosol stratosferici.
Lei ha citato un articolo di un giornale di inizio anno, che non ho visto, ‘La valutazione degli impatti diretti sulla salute lavorativa e pubblica della gestione della radiazione solare con aerosol stratosferici’.
Conclude dicendo che se spruzzassimo sulla popolazione aerosol di ossido di alluminio e titanato di bario, o qualunque altra sostanza chimica, potrebbe essere qualcosa di veramente terribile, sebbene nessuno sappia perchè nessuno sta indagando al riguardo.”


Peter A. Kirby:
“In realtà, gli impatti biologici e sulla salute, sono stati studiati ampiamente, però questi studi non sono stati resi pubblici.
Abbiamo visto che gli impatti biologici e sulla salute sono gravi. E’ un assassinio di massa.
Difendo questa tesi per quanto riguarda il morbo di Alzheimer: stiamo parlando di centinaia di migliaia di persone che sono decedute.
Sono delle morti extra, che avvengono inaspettatamente.
Si suppone che dovremmo partecipare a gare e donare denaro per trovare una cura, però ciò che dovremmo fare realmente è cercarne la causa. Ci sono più livelli di occultamento”.
Il rapido aumento della consapevolezza sui crimini dell’ingegneria climatica infonde il panico nei media corporativi.
Coloro che lavorano per gli organi di stampa convenzionale dell’inganno delle masse, dovrebbero considerarsi complici dell’estinzione della vita nella guerra della geoingegneria climatica, per il fatto di essere disposti a partecipare all’insabbiamento di questi crimini.

a cura di HTM FONTE

VEDI ANCHE

Aluminum, Barium And Strontium: The New Manhattan Project

Di Corbett LA CATASTROFE AMBIENTALE: LA GEOINGEGNERIA E LA GUERRA DEL METEO

Scrive Kirby: The seminal 1996 Air Force document “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather 2025” mentions using smart materials for the purpose of weather modification. On page 17 it reads,

With regard to seeding techniques, improvements in the materials and delivery methods are not only plausible but likely. Smart materials based on nanotechnology are currently being developed with gigaops computer capability at their core. They could adjust their size to optimal dimensions for a given fog seeding situation and even make adjustments throughout the process. They might also enhance their dispersal qualities by adjusting their buoyancy, by communicating with each other, and by steering themselves within the fog. They will be able to provide immediate and continuous effectiveness feedback by integrating with a larger sensor network and can also change their temperature and polarity to improve their seeding effects. As mentioned above, UAVs [unmanned aerial vehicles] could be used to deliver and distribute these smart materials.

TESTO IN ITALIANO:

Il tempo atmosferico come moltiplicatore della forza: possedere il tempo entro il 2025

UN NUOVO PROGETTO MANHATTAN

5G, PERCHÉ “PUO’ CAUSARE LA NOSTRA ESTINZIONE IN POCHI ANNI”

“Non c’è stato un solo vero test di sicurezza biologico sul 5G. Ciò è totalmente folle”. Non lo dice il primo che passa, ma uno dei massimi esperti mondiali su tale argomento, il quale peraltro non è una voce isolata, essendo già centinaia gli scienziati di tutto il mondo che hanno firmato un appello ai Governi per fermare subito l’implementazione della rete 5G, o quanto meno di sospenderla in attesa di studi seri sugli effetti del 5G, fatti peraltro con sorgenti di radiazioni reali, non simulate (v. la differenza qui).

In Italia, richieste analoghe sono venute da vari esperti indipendenti: ad es. dalla dott.ssa Fiorella Belpoggi (biologa, capo dell’Area ricerca dell’Istituto Ramazzini); dal dott. Fiorenzo Marinelli (genetista, con alle spalle una carriera di ricercatore sugli effetti delle radiazioni e.m. presso l’Istituto di Genetica di Molecolare del CNR); dal prof. Livio Giuliani (già Dirigente di Ricerca dell’Unità Radiazioni dell’ISPESL); dal prof. Angelo Gino Levis, gia prof. ordinario di Mutagenesi Ambientale all’Università di Padova.

Ma la notizia più allarmante è che qualsiasi scienziato di spicco indipendente – cioè non legato a lobby, corporazioni, etc. – e che abbia studiato “sul campo” gli effetti biologici e/o sanitari dei campi elettromagnetici (dal prof. Olle Johansson alla dott.ssa Devra Davies, da Magda Havas a Martin Blank, solo per nominarne alcuni) è che tutti sono d’accordo su una cosa: nell’osservare che, con l’intensità e la pervasività del segnale legato alla rete 5G, è in gioco il futuro della razza umana.

Perché il 5G mette a rischio l’esistenza della razza umana

Il dott. Martin Pall è un biochimico e ricercatore di fama mondiale che, grazie alle sue ricerche sugli effetti biologici delle radiazioni elettromagnetiche – ha identificato un importante meccanismo che lega le microonde e importanti malattie – è diventato il massimo esponente degli scienziati che condannano duramente la proliferazione delle radiazioni nella regione delle microonde (telefonia mobile, Wi-Fi, etc.) presenti oggi nelle nostre vite e, soprattutto, mette in guardia dai rischi collegati al 5G.

POTETE SEGUIRMI AL MIO CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCsLAEHyA7EYbXT575Ov8i7g

Il prof. Martin Pall, un esperto di fama mondiale dei temi qui trattati.

Se il 5G dovesse essere realizzato esattamente come è stato concepito dalle lobby e dalle compagnie telefoniche, nel giro di 5 o 7 anni dal lancio ci potrebbe essere l’estinzione dell’umanità”, ha dichiarato Pall. “Con il 5G non soltanto si modificheranno i genomi umani, ma in conseguenza di ciò l’umanità rischierà di estinguersi” – nel senso che potrebbe di fatto perdere la capacità di riprodursi ad un tasso minimo sufficiente, e quindi di perpetuarsi, già nel giro di soli 5 o 7 anni – ed è comunque prevedibile un “disastro sanitario ed ecologico assolutamente mondiale”, come Pall ha raccontato in varie interviste rilasciate a televisioni americane.

Infatti, come sarà più chiaro nel seguito di questo articolo, “il danno al DNA che è noto essere prodotto dai campi elettromagnetici si verifica anche nello sperma umano e può verificarsi pure negli ovuli umani, portando a un notevole aumento delle mutazioni in tutti i bambini nati. Si ritiene che un aumento della frequenza di mutazione di 2,5-3 volte porterà all’estinzione a causa dell’accumulo di un gran numero di mutazioni dannose. Potremmo addirittura aver già ora superato questo livello”.

“Ulteriori aumenti delle esposizioni”, osserva Pall, “saranno più rapidamente autodistruttivi”. E questi sarebbero inevitabili con il 5G, una tecnologia “a rete di reti” che nella sua concezione a livello internazionale comporta, una volta a regime: (1) livelli localizzati di radiazioni finanche 100 volte (o più) maggiori rispetto ai livelli prodotti dal 2G-3G-4G; (2) radiazioni assai più energetiche a causa di alcune frequenze usate dalla rete a regime, circa 10 volte più elevate di quelle attuali; (3) protratte nel tempo (h24); e (4) praticamente ubiquitarie (a causa dell’irradiazione ravvicinata da pali e antenne collocate ogni poche decine di metri, integrate in seguito da migliaia di satelliti).

POTETE SEGUIRMI AL MIO CANALE TELEGRAM: https://t.me/AngelaFrancia

Ma, come Pall ha sottolineato in una recente intervista a Russia Today, “il 5G è una minaccia molto peggiore rispetto alle generazioni precedenti (2G-3G-4G) non tanto per la maggiore intensità delle radiazioni, bensì per le frequenze utilizzate (corrispondenti, in gran parte, alle onde millimetriche, ovvero alla stessa regione usata dai radar, ndr) e per il livello degli impulsi. Vi è infatti un’ampia letteratura scientifica che dimostra come i campi elettromagnetici a impulsi siano biologicamente molto più attivi di quelli non a impulsi”.

Nella sua carriera, Pall ha collegato i campi elettromagnetici al sovraccarico di calcio nelle cellule umane, che è stato ampiamente osservato essere il fondamento di tutte le malattie manifestatesi in migliaia di test effettuati. Come professore emerito di Biochimica e Scienze Mediche di Base presso la Washington State University, ora è in pensione e ha la possibilità di parlare di tali questioni senza paura di censura corporativa o mediatica, cosa che non si può dire per la maggior parte degli altri scienziati.

Il mondo ha bisogno di ascoltare critici esperti ma al tempo stesso indipendenti come il dott. Pall (un top scientist), che arrivano molto più vicino degli altri a raccontare la verità. A ciò si aggiungono le sue decine di articoli scientifici sottoposti a peer review che sono stati ignorati dall’industria, ma che indicano chiaramente i danni causati dalle radiazioni a microonde agli esseri umani. Gli effetti sono ancora maggiori – e particolarmente gravi – sui bambini, specialmente sulla funzione mentale.

Infatti “la radiazione cambia la struttura del cervello, e vi è un collegamento con le attuali ‘epidemie’ di ADHD e di autismo”, spiega Pall, “perché quando una cellula umana è esposta a campi elettromagnetici, si verifica una reazione istantanea. La membrana intorno alla cellula viene eccitata, il che lascia troppo calcio nella cellula; ciò porta allo stress ossidativo, che a sua volta porta a una proliferazione di radicali liberi, che – come noto – sono i precursori di molte gravi malattie, a cominciare dal cancro”.

Numerosi effetti dei campi elettromagnetici, poi, sono cumulativi e irreversibili. Fra questi, come illustra Pall, “vi sono gli effetti non termici cardiaci. Essi includono tachicardia istantanea e aritmie, che specialmente quando sono accompagnate da bradicardia sono spesso associate a morte cardiaca improvvisa. E noi stiamo avendo un’epidemia di atleti giovani, apparentemente sani, che muoiono nel bel mezzo di una competizione sportiva per evidente morte cardiaca improvvisa”.

Inoltre, come osserva Pall, “i campi elettromagnetici provocano una diminuzione della fertilità maschile e di quella femminile. Il numero di spermatozoi umani è già sceso al di sotto del 60% di quello che prima era considerato normale – ed i tassi riproduttivi sono scesi sotto i livelli di sostituzione – in ogni Paese tecnologicamente avanzato del mondo: UE, USA, Canada, Giappone, etc. La media di riproduzione in questi Paesi è circa il 73% dei livelli di sostituzione, in base ai dati 2015 o 2016”.

L’impressionante calo del numero di spermatozoi nei maschi occidentali negli ultimi anni. Continuando così, riproduzione e sesso saranno sempre più a rischio. (fonte: New Scientist)

E continua: “Gli studi sulla riproduzione dei topolini hanno dimostrato che l’esposizione ai campi elettromagnetici nelle radiofrequenze / microonde, a dosi ben all’interno della nostre attuali linee guida di sicurezza, producono sostanziali diminuzioni dose-dipendenti nel tasso di riproduzione entro la prima generazione di cucciolate; un’ulteriore esposizione produce una sterilità completa (o quasi) dose-dipendente, che – cosa ancor peggiore – si è scoperto essere in gran parte irreversibile”.

Perciò, Pall dice “quando abbiamo una tecnologia che è universalmente presente in questi paesi tecnologicamente avanzati, che conosciamo gli impatti sulla riproduzione umana e animale, e la riproduzione della nostra specie è già scesa ben al di sotto dei livelli di sostituzione, e potremmo trovarci di fronte a una catastrofica e declino irreversibile della riproduzione, ci sono piani – come la rete 5G – per esporci ancora oltre, non pensi che dovremmo prendere atto di quanto ci dice la scienza?”.

Ma le conseguenze prevedibili del 5G non riguardano solo quelle cancerogene (sul cervello, sulle ghiandole salivari, sul nervo acustico), cardiache, sul sistema riproduttivo (diminuzione della fertilità maschile e femminile, aumento di aborti spontanei, abbassamento di ormoni come estrogeni, progesterone e testosterone, abbassamento della libido) e quelle sul genoma (rottura al filamento singolo del DNA, rottura del filamento doppio, ossidazione delle basi del DNA), che sono ovviamente i più temibili.

Infatti, più avanti in questo articolo vedremo ben 15 effetti biologici dimostrati in letteratura connessi ai campi elettromagnetici in generale, ed a quelli nella regione delle microonde in particolare. Inoltre, sottolinea Pall “gli studi della letteratura scientifica primaria che dimostrano i ruoli di pulsazione, frequenza, polarizzazione, tipo di cellula e di ‘finestre di intensità’ nel determinare gli effetti biologici dipendono interamente dal fatto di avere come sorgenti dispositivi reali, non simulati”.

Evidentemente, nessuno di questi studi avrebbe potuto essere svolto senza avere un effetto reale da studiare. Oggi la IARC e le Agenzie sanitarie nazionali non accettano questo tipi di studi che hanno una coerenza che sfiora il 100%, ma accettano solo gli studi su sorgenti simulate, che hanno una coerenza del 50% e scientificamente non dimostrano nulla: si legga, su questo fondamentale argomento, il nostro articolo L’importanza degli studi sui campi elettromagnetici con sorgenti reali).

Gli studi sugli effetti biologici dell’esposizione a sorgenti reali di campi elettromagnetici, nonostante siano coerenti fra loro quasi al 100% e in accordo con gli studi epidemiologici e di laboratorio che hanno trovato una chiara associazione fra uso del telefonino e tumori al cervello, non vengono accettati dalla IARC e dalle Agenzie sanitarie. Ciò è un’evidente assurdità sia dal punto di vista logico sia sul piano scientifico. (da Panagopoulos et al., 2015)

Come se non bastasse, Pall spiega che “esistono ‘finestre di intensità’ che producono i massimi effetti biologici, tali che entrambe le intensità inferiori e superiori producono un effetto molto inferiore. Gli studi sull’effetto finestra mostrano chiaramente che le curve dose-risposta sono non lineari e non monotone, per cui è difficile o impossibile prevedere gli effetti in base alla sola intensità relativa, anche quando tutti gli altri fattori sono gli stessi. Ciò è del tutto ignorato da ICNIRP, SCENIHR, FCC, FDA, IARC, etc.”.

“L’industria poi ha affermato”, spiega Pall, “che gli effetti dei campi elettromagnetici alle frequenze più convenzionali delle microondesono limitati a 1 cm di profondità nel corpo. Sappiamo che ciò è falso, a causa degli effetti profondi nel cervello umano, sul cuore e sui sistemi ormonali. Ora, ciò che l’industria delle telecomunicazioni sostiene è che le onde millimetriche del 5G saranno per lo più assorbite nei 2 mm esterni del corpo, per cui – affermano – non dobbiamo preoccuparci degli effetti”.

“Ma sapete perché il 5G ha bisogno di un numero così elevato di antenne?” chiede Pall. “È perché la radiazione 5G, che lavora a frequenze molto alte, è molto più assorbita dai vari materiali. Tale assorbimento di solito comporta l’interazione con gruppi carichi elettricamente presenti nelle cellule; sembra altamente probabilmente, quindi, che la radiazione 5G sarà particolarmente attiva biologicamente”. Inoltre, l’energia della radiazione è proporzionale alla sua frequenza, a parità di altri fattori.

“Ma soprattutto”, sottolinea Pall, “le componenti magnetiche dei campi elettromagnetici sono note da decenni penetrare molto più profondamente di quanto non facciano le componenti elettriche. I campi magnetici muovono i gruppi di cariche elettriche dissolte nelle fasi acquose, rigenerando campi elettrici che sono essenzialmente identici ai campi elettrici dei campi elettromagnetici originali, che trasportano lo stesso frequenza e lo stesso modello di pulsazione, sebbene con intensità inferiore”.

“In ogni caso”, osserva ancora Pall, “questi effetti di superficie del 5G avranno un impatto ecologicamente catastrofico sugli organismi viventi con rapporti più elevati tra superficie e volume. In particolare, prevedo che molti organismi saranno ancora più colpiti di noi. Essi includono insetti e altri artropodi, uccelli e piccoli mammiferi e anfibi; ma includono anche piante e persino alberi di grandi dimensioni, perché gli alberi hanno foglie e organi riproduttivi che sono altamente esposti”.

Per chi volesse saperne di più, Martin Pall ha illustrato in dettaglio tutte queste cose in un libro gratuito, scaricabile in forma elettronica da Internet, il cui titolo è: “5G: Great risk for EU, U.S. and International Health! Compelling Evidence for Eight Distinct Types of Great Harm Caused by Electromagnetic Field (EMF) Exposures and the Mechanism that Causes Them”. Si tratta di un documento, particolarmente curato e informativo, sugli effetti del 5G e sulla corruzione della scienza internazionale.

La prima pagina dell’e-book gratuito scritto da Martin Pall, di cui nel presente articolo abbiamo riportato vari estratti.

Il documento del prof. Pall rappresenta una base fondamentale per richiedere la messa al bando dello sviluppo della tecnologia 5G in quanto ci sono sufficienti evidenze di un rischio per concludere che si tratta di frequenze non sicure per la salute umana e per l’ambiente. Il documento in questione è stato, nella sua forma originale, inviato da Pall a molte delle autorità dell’Unione Europea, in concomitanza con altri documenti inviati alle stesse persone da un gruppo di scienziati europei.

Pall sottolinea che “l’unico modo per eseguire test di sicurezza sul 5G è fare un autentico test di sicurezza biologica. Ho pubblicato come ciò possa essere fatto in modo relativamente facile a costi relativamente bassi in confronto con quelli dei giganteschi rischi che verranno presi se non riusciamo a fare quei test. Essi, devono essere effettuati da organizzazioni completamente indipendenti dall’industria, e che lasciano fuori ICNIRP, SCENIHR e molte altre organizzazioni” (in Italia si è offerto il Ramazzini, ndr).

Pall poi chiede il ricorso al Principio di Precauzione previsto dall’Unione Europea: secondo la Commissione Europea, infatti, il principio di precauzione può essere invocato quando un fenomeno, prodotto o processo può avere un effetto pericoloso, identificato da una valutazione scientifica e obiettiva, se questa valutazione non consente di determinare il rischio con sufficiente certezza. Ma la stessa UE risponde come interrompere la distribuzione dei prodotti 5G appaia una misura troppo drastica.

“Il principio di precauzione”, spiega Pall, “può essere invocato solo quando sono soddisfatte le tre condizioni preliminari: identificazione di effetti potenzialmente avversi; valutazione dei dati scientifici disponibili; la portata dell’incertezza scientifica. È dunque proprio il caso del 5G. Sappiamo infatti che esiste una vasta letteratura che fornisce un alto livello di certezza scientifica per ognuno dei 15 tipi di effetti fisiopatologici causati dall’esposizione a campi elettromagnetici non termici”.

Pall poi osserva: “La domanda ora è: che dire del 5G? Qui abbiamo forti sospetti di un rischio ben più grave rispetto a oggi ma non abbiamo test di sicurezza biologica della reale radiazione 5G. Pertanto, non abbiamo analisi del rischio o di gestione del rischio perché non abbiamo alcuna valutazione del rischio 5G. Ma non è prematura la richiesta di applicazione del Principio di Precauzione, bensì il fatto che la Commissione Europea affermi di aver effettuato l’analisi dei rischi e la valutazione dei rischi richiesti”.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2272127002882055&id=966074150154020

Come dichiarato di recente da una preoccupata esperta italiana, la biologa Fiorella Belpoggi, “l’industria chimica e quella delle automobili non possono mettere sul mercato un prodotto senza aver prima fatto degli studi su se ci siano degli effetti sulla salute; a quella della telefonia mobile ciò non è mai stato chiesto. Invece dovrebbe esservi obbligata”.

In una recente intervista rilasciata a un’emittente americana, Pall spiega che “anche se molti di noi usano il telefono frequentemente, ciò è pericoloso. Solo di recente la scienza ha capito come le onde invisibili costituite dalle radiazioni emesse dai dispositivi wireless abbiano un effetto biologico. Quindi siamo di fronte a una crisi di salute pubblica, la peggiore di cui abbia mai sentito parlare”. Ma ancor più chiare e importanti sono, a riguardo, le sue parole rivolte ufficialmente ai legislatori della California. Leggiamole con attenzione.

L’appello pubblico di Pall ai legislatori della California

Cari legislatori della California,

Sono il dott. Martin Pall, professore emerito di Biochimica e Scienze Mediche di Base alla Washington State University. Sono uno scienziato con pubblicazioni scientifiche ampiamente citate sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici e parlo a livello internazionale su questo argomento. Sono particolarmente esperto nel modo in cui le radiazioni wireless impattano i sistemi elettrici nei nostri corpi. Ho ricevuto il mio dottorato di ricerca presso il Caltech, una delle migliori istituzioni scientifiche al mondo.

Ho pubblicato sette studi che dimostrano l’esistenza di una squisita sensibilità ai campi elettromagnetici nel sensore di tensione presente in ogni cellula, in modo tale che la forza che colpisce le nostre cellule sul sensore di tensione ha un impatto enorme sulla biologia delle cellule che compongono i nostri corpi. Questi documenti sono discussi in oltre 360.000 siti web che possono essere facilmente trovati con una ricerca su Google (usando come chiave di ricerca “Martin Pall electromagnetic”).

I campi elettromagnetici agiscono attivando i canali nella membrana che circonda ciascuna delle nostre cellule, chiamati “canali di calcio tensione-dipendenti” (VGCC). I campi elettromagnetici applicano delle forze sul sensore di tensione che controlla i VGCC circa 7,2 milioni di volte superiori alle forze presenti su altri gruppi elettricamente carichi presenti nelle nostre cellule. Questo è il motivo per cui deboli campi elettromagnetici hanno effetti biologici così grandi sulle cellule dei nostri corpi!

I campi elettromagnetici funzionano in questo modo non solo sulle diverse cellule animali e umane, ma anche sulle cellule vegetali, per cui questo è un meccanismo d’azione universale o quasi universale. Migliaia di studi pubblicati mostrano effetti biologici e sulla salute derivanti dai campi elettromagnetici. Ora conosciamo il meccanismo che può spiegare tali effetti: è l’interazione elettromagnetica della radiazione con ogni cellula, non solo il riscaldamento legato ad essa (su cui si basano le attuali linee guida FCC).

Questa nuova comprensione significa che possiamo sfatare le affermazioni del “settore Wireless” che non può esistere un meccanismo per gli effetti prodotti da questi deboli campi elettromagnetici. Gli oltre 20 anni di rivendicazioni propagandistiche dell’industria sono falsi. Piuttosto, le migliaia di studi che mostrano diversi impatti sulla salute di questi campi elettromagnetici possono essere spiegati. Ora abbiamo un meccanismo, supportato sia dalla biologia che dalla fisica, che puntano entrambi nella stessa direzione.

Invierò come documento separato un elenco di 134 articoli di rassegna pubblicati nella letteratura scientifica, ciascuno dei quali fornisce da 12 a oltre mille citazioni individuali che mostrano impatti sulla salute di campi elettromagnetici a bassa intensità, effetti che l’industria delle telecomunicazioni afferma i campi elettromagnetici non possano avere. Questi 134 articoli di review, e le migliaia di articoli scientifici primari citati, mostrano che la propaganda industriale non ha alcun supporto scientifico.

Il consenso tra gli scienziati indipendenti su questo aspetto è ulteriormente confermato dall’appello del 2015 (e successivamente) rivolto alle Nazioni Unite e agli Stati membri, affermando che gli attuali orientamenti sulla sicurezza dei campi elettromagnetici sono inadeguati, perché non prendono in considerazione gli effetti non termici. Ciò è stato firmato da 225 scienziati provenienti da 41 paesi, ognuno dei quali aveva pubblicato studi peer reviewed sugli effetti sulla salute dei campi elettromagnetici, per un totale di ben 2.000 articoli pubblicati in questa area dai firmatari.

Secondo l’industria, le forze che i campi elettromagnetici collocano sui gruppi elettricamente carichi presenti nella cella sono troppo deboli per produrre effetti biologici. Tuttavia, le proprietà strutturali uniche delle proteine del “canale del calcio tensione-dipendente” (VGCC) possono – si è scoperto – spiegare perché la forza sul sensore di tensione di una cellula esercitata da campi elettromagnetici a bassa intensità sia milioni di volte più forte rispetto alle forze su singoli gruppi carichi altrimenti presenti nella cellula.

Sarebbe un disastro per la salute dei californiani essere esposti alle antenne previste nella SB.649 (ndr: si tratta di una proposta di legge del Senato – in gran parte scritta da AT&T, Verizon e dal gruppo di pressione CTIA – per consentire di installare grandi celle di telefonia mobile quasi ovunque (anche con armadi di dimensioni di un frigorifero su strade e marciapiedi davanti alle case), senza tener conto di alcunché (finestre delle camere, edifici storici, rumore, illuminazione, design o impatti economici).

Lo Stato della California commetterebbe un grave errore nel continuare a sostenere gli interessi commerciali dell’industria wireless con questa legislazione. I legislatori dovrebbero fare una pausa per comprendere la gravità degli effetti biologici e le conseguenze per la salute fisica e mentale, nonché le conseguenze del continuo danno al DNA umano, e dovrebbero apprendere i fatti dagli scienziati indipendenti dall’industria Wireless, non dai lobbisti del settore che hanno un enorme conflitto di interessi.

L’attivazione del VGCC prodotta nelle cellule da campi elettromagnetici a bassa intensità può spiegare i risultati da tempo riportati in letteratura su una vasta gamma di cambiamenti biologici e effetti sulla salute generati da tali campi. I primi sei di questi effetti (vedi lista seguente) sono stati ben documentati già 46 anni fa (Rapporto dell’Ufficio di Ricerca Medica Navale, 1971). Gli altri che seguono sono stati ampiamente documentati successivamente nella letteratura scientifica peer-reviewed:

  1. Vari effetti neurologici / neuropsichiatrici, inclusi cambiamenti nella struttura e nella funzione del cervello, cambiamenti nei vari tipi di risposte psicologiche e cambiamenti nel comportamento.
  2. Almeno otto diversi effetti endocrini (ormonali).
  3. Effetti cardiaci che influenzano il controllo elettrico del cuore, compresi i cambiamenti negli ECG, producendo aritmie, cambiamenti che possono porre una persona in pericolo di vita.
  4. Rottura del cromosoma e altri cambiamenti nella struttura cromosomica.
  5. Cambiamenti istologici nei testicoli.
  6. Morte cellulare (chiamata “apoptosi”), un processo importante nelle malattie neurodegenerative.
  7. Abbassamento della fertilità maschile, tra cui qualità e funzione dello sperma ridotte e anche diminuzione della fertilità femminile (meno studiata).
  8. Stress ossidativo.
  9. Cambiamenti nei flussi di calcio e della segnalazione tramite il calcio.
  10. Danno cellulare del DNA, tra cui rotture a singolo filamento e rotture a doppio filamento nel DNA cellulare e anche della deossiguanosina (8-OHdG) nel DNA cellulare.
  11. Cancro, che è probabile sia coinvolto da questi cambiamenti del DNA, ma anche un aumento dei tassi di eventi tipo promozione del tumore.
  12. Effetti terapeutici, inclusa la stimolazione della crescita ossea.
  13. Formazione di cataratta (precedentemente ritenuta termica, ora nota non esserlo).
  14. Rottura della barriera emato-encefalica.
  15. Riduzione della melatonina e interruzione del sonno.

La Fisica e la Biologia puntano entrambe nella stessa direzione. Entrambe mostrano che i campi elettromagnetici agiscono principalmente attivando i “canali di calcio tensione-dipendenti” (VGCC) nelle cellule dei nostri corpi. Il danno al DNA che, come appena visto, è noto essere prodotto nelle cellule dai campi elettromagnetici si verifica anche nello sperma umano; e può verificarsi pure nelle uova umane, portando a un notevole aumento delle mutazioni in tutti i bambini nati.

Si ritiene che un aumento della frequenza di mutazione di 2,5-3 volte porterà all’estinzione della razza umana a causa dell’accumulo di un gran numero di mutazioni dannose. Potremmo addirittura aver già ora superato questo livello critico. E, in caso affermativo, il continuare semplicemente a mantenere le nostre esposizioni attuali porterà all’eventuale estinzione dell’umanità. Ulteriori aumenti delle esposizioni ai campi elettromagnetici saranno più rapidamente autodistruttivi.

I campi elettromagnetici pulsati sono, nella maggior parte dei casi, più biologicamente attivi – e quindi più pericolosi – dei campi non a impulsi (cioè a onda continua). Tutti i dispositivi di comunicazione wireless comunicano tramite impulsi, perché sono essi a trasmettere le informazioni comunicate. Tutte le affermazioni di sicurezza del settore Wireless si basano su una teoria (quella dei soli effetti termici delle radiazioni) riscontrata in modo errato nel 1971, prima che fossero pubblicati migliaia di altri studi che confermavano in modo massiccio come le affermazioni dell’industria fossero false.

L’industria della telefonia mobile e delle comunicazioni wireless sta cercando di passare a frequenze molto più elevate perché queste frequenze molto più elevate consentono impulsi molto più elevati, e quindi una trasmissione di informazioni molto più elevata. Tuttavia, queste frequenze di pulsazioni più elevate rendono questi dispositivi ad altissima frequenza molto più pericolosi. Questo è uno dei motivi per cui è così importante votare contro la proposta di legge del Senato (SB.649).

Nessuno dei nostri dispositivi di comunicazione wireless è mai stato testato biologicamente per quanto riguarda la sicurezza – né telefoni cellulari, né celle della telefonia mobile, né Wi-Fi, né telefoni cordless, né contatori intelligenti e certamente non i telefonini 5G – prima che venisse messo in commercio o installato vicino alle case per irradiare un pubblico ignaro. L’industria delle telecomunicazioni, infatti, ha corrotto le varie Agenzie che dovrebbero regolamentarle (come avviene in altre industrie, ndr).

Il libro “Captured Agency” citato nelle righe seguenti dal prof. Martin Pall.

Il miglior esempio di ciò è che la FCC – che regola i campi elettromagnetici negli Stati Uniti – è una “agenzia catturata”: catturata dall’industria che dovrebbe regolare, secondo un documento di 8 capitoli pubblicato dal Center for Ethics “Edmond J. Safra” presso l’Università di Harvard. C’è da meravigliarsi, quindi, che il settore continui a propagandare che i loro dispositivi sono conformi alle linee guida sulla sicurezza stabilite dalla FCC? Vi esorto perciò a fare la cosa giusta a favore della salute (anche vostra) e di votare NO.

Martin Pall

Professor Emeritus of Biochemistry and Basic Medical Sciences, Washington State University

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2272127002882055&id=966074150154020

https://angelafrancia.wordpress.com/2019/04/24/tumori-e-g5-lo-studio-che-fa-paura-siamo-tutti-a-rischio-ma-i-governi-tacciono/

Citazioni presenti nell’appello di Pall

  • Pall ML. 2013 Electromagnetic fields act via activation of voltage-gated calcium channels to produce beneficial or adverse effects. J Cell Mol Med 17:958-965.
  • Pall ML. 2014 Electromagnetic field activation of voltage-gated calcium channels: role in therapeutic effects. Electromagn Biol Med. 2014 Apr 8.
  • Pall ML. 2015 Scientific evidence contradicts findings and assumptions of Canadian Safety Panel 6: microwaves act through voltage-gated calcium channel activation to induce biological impacts at non-thermal levels, supporting a paradigm shift for microwave/lower frequency electromagnetic field action. Rev Environ Health 30:99-116.
  • Pall ML. 2015 Elektromagnetische Felder wirken über die Aktivierung spannungsabhängiger Calciumkanäle, um günstige oder ungünstige Wirkungen zu erzeugen. Umwelt-MedizinGesellshaft 28: 22-31.
  • Pall ML. 2015 How to approach the challenge of minimizing non-thermal health effects of microwave radiation from electrical devices. International Journal of Innovative Research in Engineering & Management (IJIREM) ISSN: 2350-0557, Volume-2, Issue -5, September 2015; 71-76.
  • Pall ML. 2016 Microwave frequency electromagnetic fields (EMFs) produce widespread neuropsychiatric effects including depression. J Chem Neuroanat 75(Pt B):43-51. doi: 10.1016/j.jchemneu.2015.08.001. Epub 2015 Aug 21.
  • Pall ML. 2016 Electromagnetic fields act similarly in plants as in animals: Probable activation of calcium channels via their voltage sensor. Curr Chem Biol 10: 74-82.
  • Naval Medical Research Institute Research Report, June 1971. Bibliography of Reported Biological Phenomena (“Effects”) and Clinical Manifestations, Revised, ZR Glaser.
  • Captured Agency: How the Federal Communications Commission Is Dominated by the Industries It Presumably Regulates, by Norm Alster. Published by Edmond J. Safra Center for Ethics,
  • Harvard University. An e-book under the Creative Commons 4.0 License: https:/creativecommons.org/licences/by/4.0

HAARP E GEOINGEGNERIA: I PADRONI DEL CLIMA E LA GUERRA ALL’UMANITÀ

Hanno creato un mostro di nome HAARP che dicono di usare solo per scopi militari e fanno esperimenti sul Nucleo della Terra e sulla Ionosfera … Comunque influiscono sul campo magnetico terrestre (scusate se’ e poco).

Il sistema principale di antenne HAARP dislocato in Alaska puo’ scaricare una corrente di elettricità che varia da 100 mila ad 1 MILIONE DI MEGAWATT (questo e’ quanto hanno dichiarato, noi pensiamo che ne siano molti di piu’) .
(Hanno anche creato anche una piccola HAARP a Niscemi in Sicila).
Non ci vuole un un esperto di fisica per capire che:

INDIRIZZANDO TALI EMISSIONI DI SCARICHE DI ELETTRICITA’ COSI’ ELEVATE SIA SUL NUCLEO DELLA TERRA E SIA SULLA IONOSFERA CHE SI POSSONO CAUSARE EFFETTI MOLTO NEGATIVI NEL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE PROVOCANDO IN MODO ARTIFICIALE :
TERREMOTI, URAGANI, INONDAZIONI SICCITÀ ecc.

Hanno creato di conseguenza il FEMA ovvero Federal Emergency Management Agency, l’Agenzia Federale degli Stati Uniti per la Gestione delle EMERGENZE CATASTROFICHE
Ha più di 800 campi di concentramento negli Stati Uniti.
LORO GIA’ CI AVVERTONO CHE CI SARANNO GRANDI CATASTROFI AMBIENTALI NEL MONDO .
COME LO SANNO ? HANNO LA SFERA MAGICA ? O SONO LORO LA SFERA MAGICA?
UN ARTICOLO PUBBLICATO SU NEXUS NEL 2004.

Questo articolo prende le mosse dalle analisi di (vedi) Michel Chossudovsky, Professore di Economia all’Università di Ottawa. Chossudovsky, autore del bestseller internazionale «The Globalisation of Poverty», membro della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’America latina ed i Caraibi (ECLAC) é di vari altri organismi di ricerca, è uno dei rari intellettuali che sa raccogliere con cognizione di causa le nuove sfide tecnologiche dell’establishment militare USA-NATO.
In particolare è uno dei pochissimi che ha preso seriamente in considerazione la problematica del progetto segreto HAARP, sul quale Nexus ha prodotto numerosi approfondimenti.
Il professore, da noi contattato, ha cortesemente avviato uno scambio di opinioni sugli effetti della strategia HAARP in Europa, con particolare riferimento all’Italia.
Chossudovsky ci ha chiarito che le cosiddette «scie chimiche» costituiscono soltanto un capitolo di HAARP e che sarebbe molto interessato alla documentazione sulla manipolazione climatica in Italia.
Benché consapevole dei limiti delle mie conoscenze climatologiche, considerato anche lo stato frammentario delle nostre conoscenze sulle scie chimiche sui cieli italiani, mi ritengo comunque armato di una buona dose di indignazione.

Tenterò di collegare le evidenti anomalie del nostro clima con un’ipotesi coerente con quanto si suppone al riguardo di HAARP.
Nel suo recente «Washington’s New World Order Weapons Have the Ability to Trigger Climate Change» (Le armi del Nuovo Ordine Mondiale di Washington possono innescare cambiamento climatici) apparso in internet nel 2000.(1)
Chossudovsky affermava che «intere economie nazionali potrebbero essere potenzialmente destabilizzate attraverso manipolazioni climatiche attuate dai punti di comando negli Stati Uniti». (ndr: affermazione fatta anche dal generale Fabio Mini nel 2012) Potremmo legittimamente domandarci se lo scenario italiano non stia già offrendo una tragica conferma di questi timori.
L’estate 2003 non è stata soltanto una delle più calde dell’ultimo secolo: è stata dominata da una siccità spaventosa, i cui segni premonitori erano percepibili fin dal primo semestre. Eppure ancora oggi (novembre 2003) non tutti i meteorologi concordano sul fatto che la piovosità sia stata decisamente inferiore. (ndr: a differenza di oggi – siccità del 2017)
Ad esempio, Meteo Avisio, in Trentino, afferma che possiamo dormire tranquilli: «Nonostante alcuni media parlino di precipitazioni molto scarse basandosi più che altro sulle apparenze, in realtà, guardando i dati, la pioggia caduta nell’estate 2003 è nel complesso nella norma» (2)
Forse le gardenie dell’osservatorio di San Michele all’Adige sono ancora fresche, ma per quanto? Questa mentalità da cortile non vede oltre il suo naso. Un’attenuante potrebbe essere l’andamento selettivo della siccità, a macchia di leopardo, ma una volta tanto – concedetemelo – persino i media hanno scritto la cosa giusta, quella che vedono tutte le persone dotate di buon senso: stiamo andando incontro a una siccità catastrofica.
Nell’estate 2003 il bacino padano ha conosciuto il suo minimo storico (3)
«Un fiume in agonia», così titolava qualcuno. Abbiamo già dimenticato? Nel Veneto orientale (particolarmente bersagliato delle chemtrails) la secca del fiume Brenta è assolutamente la più grave a memoria d’uomo.

I danni subiti dalla frutticoltura della fascia pedemontana ammontano a milioni di Euro (a caratteri cubitali sulla stampa locale (4).
Poiché un’emergenza idrica di tale gravità non può verificarsi per effetto di una sola stagione arida, risulta chiaro che la crisi dei bacini idrofluviali veneti proviene dalla prolungata siccità di almeno cinque anni consecutivi (1997-2002), depauperando così le falde.
Gli acquedotti ora predispongono piani di razionamento per il 2004 ed il prezzo dell’acqua sta già salendo. Altro che «apparenze»…

I dati sulla siccità incombente sono studiati a fondo dagli osservatori agricoli (5), dagli studi di settore che seguono l’andamento delle colture e la fertilità dei suoli evitando di cadere nei trabocchetti consolatori delle statistiche meteorologiche, che, aggiungendo le precipitazioni montane ai totali, presentano un mondo pacifico ed irreale. Intanto, alle basse quote, le colture vanno tranquillamente in malora….
Non pretendiamo che la siccità dipenda interamente da HAARP.
Non ignoriamo che la siccità nel bacino Mediterraneo è un fatto strutturale destinato a d aggravarsi nei decenni e nei secoli (6).
Sarebbe tuttavia miope negare che la situazione sembra essersi accelerata negli ultimi anni, aggravando situazioni già destabilizzate, come nel nostro Sud (7).

POTETE SEGUIRMI AL MIO CANALE YOUTUBE:
https://www.youtube.com/channel/UCsLAEHyA7EYbXT575Ov8i7g

Si possono ipotizzare strategie segrete che abbiano come scopo l’indebolimento complessivo del nostro sistema agricolo e il depauperamento delle risorse idriche? A mio avviso, sì.
Scrive Chossudovsky: «Già negli anni ’70 il vecchio consigliere per la Sicurezza Nazionale Zbigniew Brzezinski aveva previsto nel suo libro “Tra Due Epoche” che: “La tecnologia renderà disponibile, per i leader delle maggiori nazioni, tecniche per condurre una guerra segreta, per la quale sarà necessario considerare solo una minima parte delle forze speciali (…) TECNICHE DI MODIFICAZIONE DEL CLIMA POTREBBERO ESSERE IMPIEGATE PER CAUSARE PROLUNGATI PERIODI DI SICCITÀ O TEMPESTA…”».
SICCITÀ ARTIFICIALE
Si può tentare di confrontare la mappa delle segnalazioni relative alle scie chimiche da varie parti d’Italia con quella della desertificazione.
Le concordanze sono inquietanti.
«In Sardegna l’annata 2001-2002 verrà ricordata come la più secca del secolo… quasi ovunque nell’isola è piovuto poco più della metà rispetto all’andamento medio dal 1900 ad oggi»(8). Poiché la Sardegna era già collocabile nelle zone a rischio di desertificazione, qualche scettico potrebbe rifiutarsi di considerare sorprendente questa segnalazione.
Ma che dire invece del brusco inaridimento climatico del Centro-Italia?
E’ già grave il caso dell’Umbria, dove si riscontrano molte segnalazioni di chemtrails. In Emilia-Romagna la siccità è da tempo oggetto di studi allarmati.
«Il rischio deserto – ha detto Maurizio Sciortino dell’ Enea – non si ferma a sud. Anche in Emilia Romagna si registrano perdite considerevoli di sostanze organiche dal suolo»(9).
La diminuzione delle riserve idriche in Emilia Romagna appariva drammatica già nell’estate del 2002 (10), a seguito di un ciclo di inverni troppo asciutti. Da uno studio del 1997 emergeva che «le precipitazioni annuali (sono) in diminuzione nell’ultimo decennio nell’intero territorio, con tendenza nell’ultimo quinquennio a maggiore diminuzione nella sulla pianura costiera – precipitazioni autunnali in aumento nell’ultimo decennio in montagna e nella pianura interna, mentre flessioni significative caratterizzano l’intero territorio nei rimanenti periodi dell’anno» (11).
Anche in questo caso colpisce la concomitante registrazione di una intensa attività chemtrails su tutta la zona.
Le chemtrails seguono un piano ragionato? Non ho mai pensato che si tratti di esperimenti a casaccio. Non stanno sperimentando, stanno applicando.
Anche se occorre estrema prudenza nel valutare i singoli tasselli, ho la sensazione che alla guida ci sia una strategia ben articolata, volta a destabilizzare l’economia delle regioni più ricche e produttive, in primo luogo quelle della pianura padana, il cuore dell’agricoltura cerearicola italiana.
In seconda battuta si nota un’attenzione all’indebolimento dei terreni dediti alla frutticoltura e alla vinicoltura.
Infine ci sono i bacini fluviali che probabilmente vengono anche minati a monte (chemtrails sui laghi del Nord).
Asuggello di questa prima, provvisoria ricognizione sul tema delle manipolazioni climatiche, citerò l’eccellente studio pubblicato nel 2001 da cinque ricercatori dell’ARPA (Agenzia Regionale di Prevenzione Ambientale) dell’Emilia Romagna, con l’emblematico titolo «Evidenza di cambiamenti climatici sul Nord Italia ».
Gli autori, Carlo Cacciamani, Marco Lazzeri, Andrea Selvini, Rodica Tomozeiu e Ambra Zuccherelli, concludevano il saggio con queste affermazioni:
«Il lavoro descritto in questo rapporto si basa sullo studio dei dati di temperatura e precipitazione registrati negli ultimi 40 anni in 30 stazioni localizzate nel nord Italia. (…)
Analizzando gli andamenti temporali si può notare… come le precipitazioni invernali e primaverili di tutte le aree siano diminuite negli ultimi 10 anni»(12).

Un’altra conferma che qualcosa nel clima è mutato bruscamente dopo il 1991.
Questa data viene ricordata anche come l’Anno Zero della dottrina del Nuovo Ordine Mondiale.
Sarà soltanto un caso?

POTETE SEGUIRMI AL MIO CANALE TELEGRAM: https://t.me/AngelaFrancia

NON SOLO EFFETTO-SERRA
«Non è soltanto una questione di effetto- serra», sosteneva Chossudovsky.
Anzi, le sentenze di colpevolezza a carico delle emissioni inquinanti, spesso sfoderate dagli organismi preposti alla tutela ambientale, rischiano davvero di confondere le idee.
Questo non implica ritenere ingenuamente che all’origine del global warming vi sia soltanto HAARP.
Le élites militari ci nascondono molte conoscenze tecnologiche, ma non sono ancora così onnipotenti come pretendono.
Il clima terrestre è un modello troppo complesso per esser dominato in tutte le sue variabili, alcune delle quali dipendono da cicli millenari.
Eppure il controllo di porzioni limitate di territorio potrebbe essere una faccenda relativamente agevole, avendo mezzi e tempo.
LA TECNOLOGIA ESISTE GIÀ e nemmeno ci si premura di nasconderla.
Negli USA esiste una società privata, la “Weather modification Inc.”, che fornisce su richiesta tutta la tecnologia per far piovere artificialmente(13).
Si adopera lo ioduro d’argento per provocare la coalescenza delle particelle umide.
Non dovrebbe destare meraviglia il fatto che esista anche la possibilità di ottenere l’opposto. Se questa ipotesi è vera, non si può continuare ed addossare la responsabilità della desertificazione all’effetto-serra o alla polluzione industriale.
Afferma Chossudovsky: “Nonostante esista un ampio corpo di conoscenze scientifiche, la questione della deliberata manipolazione climatica per uso militare non è mai diventata esplicitamente parte della agenda delle Nazioni Unitersui cambiamenti climatici. Né le delegazioni ufficiali né i gruppi ambientalisti partecipanti alla Conferenza sul Cambiamento Climatico all’Aia (novembre 2000) hanno sollevato la questione generale della “guerra climatica” o delle “tecniche di modificazione ambientali” (ENMOD) come rilevanti per una comprensione del cambiamento climatico (14).
Questa reticenza dovrebbe cessare.
Occorre aggiornare la propria agenda e far posto anche alle prospettive apparentemente più fantascientifiche.
Talvolta invece ci si rifugia nell’incredulità o nell’infantile illusione che si tratti soltanto di brutti sogni. “Questa faccenda delle chemtrails è solo fantapolitica. Sembra una sceneggiatura alla “X-files”: armi segrete, aerei fantasma, servizi segreti roba già vista…”. Comprendo questi sentimenti. Li ho nutriti anch’io per molti anni, quando non volevo aprire gli occhi.
Purtroppo le scie chimiche non sono un film.
Altra obiezione apparentemente ragionevole: chi paga il conto?
Facciamo due calcoli: per le migliaia di voli giornalieri (su una zona sono stati contati fino a 50 voli al giorno) occorrono piloti freschi, molto carburante e moltissimi barili di quel magico aerosol al bario che sembra in grado prosciugare le nuvole.
Il tutto moltiplicato un numero imprecisato di anni, non meno di cinque-sei. Il conto è nell’ordine di centinaia di milioni di dollari. Chi se li può permettere? Qualcuno chiederà: a che pro dilapidare tanto denaro? La siccità si realizzerebbe da sola, grazie all’effetto-serra. Obietterei al primo punto:se occorrono tanti soldi, significa soltanto che il progetto è assolutamente vitale per il mantenimento di precisi interessi, senza scadenza.
Quei soldi non sono «troppi »: sono quelli giusti.
Qualcuno ci guadagnerà abbastanza da rifarsi.
Al secondo punto replicherei: siamo proprio sicuri dello scenario climatico?
La siccità giungerebbe altrettanto certa e rapida anche senza HAARP?
Vediamo che cosa ipotizzavano i climatologi qualche anno fa.
PREVISIONI SBALLATE
Tra gli scenari previsti per il periodo compreso tra il 2000 ed il 2100 molti contemplano l’innalzamento della temperatura da un minimo di 0,06 Co per decennio ad un massimo di 0,8 per decennio (15).
Fin qui nulla da eccepire.
Le stranezze cominciano quando si passa alle previsioni sulle precipitazioni. Secondo alcuni autorevoli studiosi avremmo dovuto munirci di impermeabile tascabile: «In un rapporto sullo stato del clima in Italia (Impact of Future Climate Change in Italy, 1995)… potrebbero cambiare le temperature e i livelli di precipitazione…
L’Università della Columbia aveva preso in considerazione tre modelli atmosferici…
– Secondo il modello GFDL (Geophysical Fluid Dynamics Laboratory, autori Manabe e Weatherland, 1987)… le precipitazioni aumenterebbero del 15% come valore massimo registrabile al nord in inverno, per calare anche del 30% in estate nelle regioni del sud.
– Il modello GISS (NASA- Goddard Institute for Space Studies, autori Hansen ed altri, 1983)… suggerisce un aumento delle precipitazioni di circa il 15%16. E’ veramente curioso che tali previsioni risultino contraddette dai fatti.
Erano sbagliati quei modelli? Non credo. Era ragionevole prevedere era una tropicalizzazione del clima italiano, almeno nella pianura padana.
Oggi invece assistiamo a fenomeni «africani», come fiumi che si prosciugano e zone fertili che inaridiscono. Tutto normale? Non mi sembra che i conti tornino. A quale scenario dobbiamo credere?

UNA STRANA SICCITÀ
Avete osservato bene il comportamento delle nuvole sul Nord Italia nella torrida estate del 2003? Se una desertificazione di tipo africano (modello Sahara) doveva aver luogo proprio in quel momento, come mai il cielo era così ingombro di nuvole, gravide di pioggia, senza che piovesse una sola goccia?
Sarebbe stato più logico che non ci fossero nubi affatto.
Che dire dei cieli tempestosi, solcati da scariche elettriche?
Che dire dei turbini di vento e polvere che lasciano cadere solo poche gocce sabbiose?
Che dire dell’insolita forma «pettinata» assunta dalle nubi?
Ma lo sappiamo ancora guardare il cielo? In tutta la mia vita non ho mai visto fenomeni così strani.
Come viene spiegata la pioggia dalle teorie attuali?
I testi scolastici dicono che le nubi provocano la pioggia in tre casi:
1) quando le gocce di vapore in sospensione attraversano strati più caldi dell’atmosfera e quindi precipitano trasformandosi in acqua;
2) quando i cristalli di ghiaccio in sospensione nelle nubi più fredde attirano le goccioline di vapore, si riscaldano e quindi lasciano cadere acqua;
3) quando le gocce di vapore sono soggette ad una pressione atmosferica che le comprime e le costringe a rilasciare acqua.
Se questa è la spiegazione, per quale accidente di motivo non ha mai piovuto per tutta l’estate (il caldo non mancava di certo), senza un solo temporale degno di questo nome?
Quando si va ad approfondire un argomento, si scopre immancabilmente che esistono alcune «teorie in conflitto» e che non tutto è ovvio come sembrava.
Per esempio, non si sa ancora come si caricano elettricamente le nubi.
Non è cosa da poco, perché la struttura elettrica dell’atmosfera è importante anche ai fini del clima.
«Durante le giornate di tempo buono (fair weather), esiste una differenza di potenziale dai 200.000 ai 500.000 Volts fra la superficie della terra e la ionosfera (80 Km). Con associata una corrente di circa 2 pA/m2. Questa differenza di potenziale è mantenuta dall’attività temporalesca. (…)

Come si caricano elettricamente le nubi?
E’ un fenomeno non del tutto studiato e capito. Ci sono due teorie per spiegare il motivo per cui una nube temporalesca acquista carica elettrica (positiva alla sua sommità, negativa alla base).
Secondo la teoria convettiva gli ioni liberi nell’atmosfera sono catturati dalle goccioline d’acqua e quindi portati dalle correnti convettive interne alle nubi, creando così le regioni cariche.
Secondo la teoria gravitazionale invece le particelle cariche negativamente sono più pesanti di quelle cariche positivamente e quindi si separano a causa della forza di gravità. Secondo questa teoria ci devono essere processi di scambio di carica elettrica fra particelle di diversa dimensione.
Quando particelle di ghiaccio calde e fredde entrano in contatto, le particelle più fredde (cristalli di ghiaccio) si caricano di segno più, mentre le più calde (grandine, nevischio, graupel) di segno meno.
Anche se questa è oggi la teoria più quotata, sembra non essere del tutto soddisfacente (ad esempio non spiega i fulmini osservati nelle nuvole con assenza di ghiaccio).
Le teorie sono ancora troppo speculative e c’è bisogno di ulteriori misure sia nelle nuvole sia di più accurate esperienze di laboratorio.
Con l’avanzare delle ricerche sembra tuttavia che la spiegazione vada ricercata in una combinazione di meccanismi»(17).
Sono solo un profano e non un fisico, ma ad occhio e croce si direbbe che la polarizzazione elettrica delle nubi sia collegabile con le precipitazioni.
Se trovassi un modo per impedire o alterare il processo di scambio fra le particelle potrei far sì che non piovano mai gocce, al massimo qualche chicco di grandine.
Il che è esattamente ciò che ho visto verificarsi nella zona in cui vivo.
Sarà un caso? Sarà anche un caso che si ipotizzi un “bombardamento » magnetico sulle nubi? Sarà questa la spiegazione della siccità?
Stanno adoperando le ricerche avveniristiche di Nikola Tesla? Non sono in grado di rispondere, ma con buon senso mi limito a ripetere: “Nuvole così, non le ho mai viste prima».

CONCLUSIONI
Stiamo parlando quindi di una accelerazione abnorme della riduzione della piovosità in alcune zone del nostro paese.
Una desertificazione forzata, che non ha niente a che vedere con gli scenari dei macro-cicli climatici.
A chi può giovare un tale disastro ambientale?
Si possono avanzare molte ipotesi intrecciate: guerra economica contro l’Europa. Favoreggiamento della privatizzazione idrica(dopo la drastica riduzione delle nostre risorse…), imposizione di sementi OGM resistenti al secco in un mercato stremato e ricattabile”(davvero compassionevole ed umanitario, il nostro biotech…).
Sono solo ipotesi.
Ammetto che sottintendono giudizi poco onorevoli nei confronti di questi crimini. In ogni caso non coinvolgono sentimenti negativi verso il popolo americano, che è stata la prima vittima di questa politica (18).
Dalle ipotesi ai fatti verificati.
Parliamo di scie reali e concrete, prodotte da ugelli laterali di velivoli in dotazione della NATO, ridipinti di bianco e non autorizzati.
Parliamo di migliaia è migliaia di voli su una superficie di territorio che nessuno saprebbe quantificare.
Parliamo di attività diurne e notturne, condotte sopra le nostre (alquanto distratte) teste, tutti i giorni della settimana, a Pasqua, a Natale e quando il Papa è morto.
Parliamo di un’attività inesistente per i media e fotografata soltanto da privati cittadini.
Parliamo di cecità dei nostri controllori di volo.
Ustica al confronto è un’allegra scampagnata tra collegiali. Ed infine: non ci sono UFO in questo film

Enrico Corbi

https://angelafrancia.wordpress.com/2019/03/01/174-brevetti-confermano-la-geoingegneria/

https://angelafrancia.wordpress.com/2018/10/28/pericolo-delle-ondeelf-linfluenza-sul-cervello-umano-e-non/

NOTE.
1) Disponibile all’url: http://emperorsclothes.com/articles/chuss/haarp.htm
In italiano al sito: http://www.intermarx.com/ossinter/clima.htm.
2) http://www.meteoavisio.it. dalla homepage, mese di novembre 2003.
3) Si veda un qualunque quotidiano nazionale dello scorso mese di luglio.
Il dibattito ferve anche in autunno nelle zone, direttamente interessate dal problema. Si veda ad esempio http://www.festareggio.it. «Rivogliamo il nostro fiume».
4) si vedano le pagine vicentine e bassanesi del Gazzettino, dalla fine di agosto agli inizi di settembre 2003.
5) Si veda il programma di ricerca Climagri (www.climagri.it) dal quale si possono desumere prospettive allarmanti per l’agricoltura italiana.
6) Cfr. gli atti del recente convegno romano «Giornata dell’Acqua 2003» Accademia dei Lincei, marzo 2003.
7) Cfr La Repubblica online, l’articolo del 12/7/2002, Siccità, l’emergenza sale dal sud al centro.htm: “Un nuovo monitòraggio (della Coldiretti) ha rilevato che negli invasi del sud manca quasi un miliardo di metri cubi d’acqua».
8) Ibidem.
9) Da «Il Sahara di casa nostra.htm» articolo apparso l’ 8/2/2000.
1O) Si veda la Delibera di Giunta 3 Regionale dell’Emilia-Romagna n.2003/1551 – protocollato il 28/7/2003. Oggetto: D.M. 26/2/02 – siccita’ – maggiorazione delle attribuzioni di carburante agricolo agevolato. «Si è reso necessario effettuare irrigazioni di soccorso oltre a quelle normalmente effettuate».
11) http://www.mete089.it/aer/ar : taer25.htm Gianfranco Simonini di clima in Emilia-Romagna: dai dati termopluviometrici dell’ultimo decennio », novembre 1997.
12) Quaderno Tecnico ARPA-SMR nO04/2001 pag.29. Il documento è disponibile on-line presso il sito: http://www.regione.emilia-romagna.it arparivista.
13) Vedi l’articolo apparso su L’Unione Sarda online, 18/06/2002, «Guerra alle nuvole per la pioggia artificiale».
14) Michel Chossudovsky, Guerre climatiche, etc. in http://www.intermarx.com/ossinter/clima.htm
15) Jeremy Legget (a cura di) «Il rapporto Greenpeace sul riscaldamento della terra», 1992, p.118.
16) Dal sito http://www.greenpeace.it/archivio/clima/serra.htm
17) Renzo Bellina, «Tuoni& Fulmini» al sito Meteo89
18) Si consulti il sito http://www.desertification.it . Una notizia apparsa sul Washington Post del 14/03/2002.
L’articolista, Steven Ginsberg , riporta che in molti stati americani, come la Virginia, il New Jersey e la Pennsylvania, la persistente siccità che ha abbassato di molto il livello dei serbatoi e diminuita la portata dei fiumi, ha spinto le autorità locali a intraprendere una politica di risparmio dell’acqua, raccomandando ai cittadini di diminuirne il consumo e chiedendo all’Agenzia di Stato e alla altre istituzioni preposte di effettuare un maggior controllo sull’uso della risorsa. La situazione non è grave e non si può ancora parlare di emergenza; ma i bollettini sulle precipitazioni prevedono che il periodo di siccità si protrarrà ancora per molto e il livello di molti fiumi ha ormai raggiunto il minimo storico.
Articolo del 3 gennaio 2004, tratto dall’inserto del periodico Nexus Anno IX N.47

5G. DAGLI USA LA RICERCA DA PAURA: “DANNI AL DNA ED EFFETTO CANCRO” di Martin Pall

Nel panorama dell’informazione tutto tace. Guai a parlarne. In ballo ci sono i miliardi delle aziende di telefonia. Ma cosa ci stanno nascondendo?

Sta per arrivare il 5G, il nuovo sistema permetterà connessioni dati a maggiore velocità e molte altre funzioni wireless. La velocità di partenza del 5G potrà spingersi fino a 1000 volte di più dell’attuale con 1milione di connessioni per chilometro quadro. Ma il danno sugli esseri viventi a causa delle onde elettromagnetiche potrebbe essere disastroso. In assenza di uno studio preliminare ‘ufficiale’ sul pubblico rischio sanitario, a tappare la falla ci pensa Il Prof. Martin L. Pall, emerito di Biochimica e di Scienze Mediche di Base della Washington State University, che ha inviato alle istituzioni europee e statunitensi una revisione di studi che dimostrano la pericolosità della tecnologia 5G. LO studio fa paura, davvero!

🔛 POTETE SEGUIRMI SENZA CENSURE AL MIO CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCsLAEHyA7EYbXT575Ov8i7g

Martin Pall, tra i più noti studiosi al mondo degli effetti biologici delle radiofrequenze, non lascia equivoci: il 5G provoca 8 principali danni alla salute umana. Eccoli, in sintesi:

danni cellulari al DNA – rottura al filamento singolo del DNA,

rottura del filamento doppio, ossidazione delle basi del DNA;

diminuzione della fertilità maschile e femminile, aumento di aborti spontanei,

abbassamento di ormoni come estrogeni, progesterone e testosterone,

abbassamento della libido;danni neurologici e neuropsichiatrici;

apoptosi e morte cellulare; stress ossidativo e aumento dei radicali liberi (responsabili della maggior parte delle patologie croniche);

effetti ormonali; aumento del calcio intracellulare;

effetto cancerogeno sul cervello, sulle ghiandole salivari, sul nervo acustico.

Insomma, c’è poco da starne sereni, l’impatto su tutta la popolazione potrebbe essere davvero devastante. Qualche tempo fa 170 scienziati indipendenti hanno chiesto alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei.
Con il sostegno dell’associazione AMICA, per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (suo il rilancio in Italia della ricerca di Pall) i primi firmatari dell’appello furono Rainer Nyberg, EdD, professore emerito della Åbo Akademi in Finlandia, Lennart Hardell, docente al Dipartimento di Oncologia della facoltà di medicina di Orebro in Svezia. Poi sono seguite le firme di altre decine e decine di scienziati. L’appello chiede da tempo alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei.

“Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici – dicono gli scienziati – Con “l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili” nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G (all’interno di abitazioni, negozi e negli ospedali) ci saranno, secondo le stime, “da 10 a 20 miliardi di connessioni” (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto Internet delle Cose. Tutto questo potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza”.

🔺 POTETE SEGUIRMI SENZA CENSURE AL MIO CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCsLAEHyA7EYbXT575Ov8i7g

🔺 AL MIO CANALE TELEGRAM: https://t.me/AngelaFrancia

ALLA MIA PAGINA FACEBOOK: https://angelafrancia.wordpress.com/

https://viaggidellanima82.wordpress.com/2019/05/14/5g-proteggersi-energeticamente-e-a-livello-sottile/?fbclid=IwAR3myKdUWnH39B6w3eNaEyIBICm5Dgi6ZeIfMmtDtKKynPsIil-n-nJYbYA

ALTERARE LA GENETICA UMANA ATTRAVERSO LA VACCINAZIONE

World Mercury Project Nota: WMP ha documenti interni in cui la FDA riconosceche la tecnologia che consente la creazione di questi nuovi vaccini ha superato la loro capacità di prevedere eventi avversi. Lenostre agenzie federali non dovrebbero chiedere una moratoria fino a quando non avremo questa conoscenza, soprattutto perché è stato pesantemente riportato che i sistemi di sorveglianza post-marketing CDC / FDA sono inadeguati a sollevare problemi dopo il licensure?
Di Jon Rappoport , scrittore collaboratore, World Mercury Project
L’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (NIAID) ha lanciato degli sforzi per creare un vaccino che protegga le persone dalla maggior parte dei ceppi influenzali, tutto in una volta, con un singolo colpo.
Nel corso degli anni, ho scritto molti articoli che confutano le affermazioni secondo cui i vaccini sono sicuri ed efficaci, ma per il momento metteremo tutto da parte e seguire la palla che rimbalza.
Il senatore del Massachusetts e il grande spender, Ed Markey, hanno presentato un disegno di legge che spalerebbe non meno di un miliardo di dollari per il progetto universale di vaccinazione antinfluenzale.

POTETE SEGUIRMI SENZA CENSURE AL MIO CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCsLAEHyA7EYbXT575Ov8i7g

Ecco una frase di un comunicato stampa del NIAID che menziona uno dei diversi approcci di ricerca:
“Gli scienziati del Centro di ricerca sui vaccini NIAID hanno avviato studi di Fase 1/2 di una strategia di vaccinazione contro l’influenza universale che include un vaccino sperimentale basato sul DNA (chiamato” primo “del DNA …)”
Questo è abbastanza preoccupante, se sapete cosa significa la frase “DNA vaccine”. Si riferisce a ciò che gli esperti stanno propagandando come la prossima generazione di vaccinazioni.
Invece di iniettare un pezzo di virus in una persona, al fine di stimolare il sistema immunitario, i geni sintetizzati verrebbero iniettati nel corpo. Questa non è più la vaccinazione tradizionale. È la terapia genica.

https://youtu.be/hXJuctXWh64

In qualsiasi metodo, dove i geni sono modificati, cancellati, aggiunti, non importa cosa dicono i professionisti, ci sono sempre “conseguenze non intenzionali”, per usare la loro frase educata. Gli effetti a catena scramble la struttura genetica in numerosi modi sconosciuti.

https://youtu.be/QkL8lLzJaGo

Questa è roulette genetica con una pistola carica. Chiunque e tutti sulla Terra iniettati con un vaccino a DNA subiranno cambiamenti genetici permanenti e sconosciuti …

POTETE SEGUIRMI AL MIO CANALE TELEGRAM: https://t.me/AngelaFrancia

Ecco la scomoda verità sui vaccini al DNA-
Cambieranno permanentemente il tuo DNA

Il riferimento è il New York Times, 15/3/15, “Protezione senza vaccino”.Descrive la frontiera della ricerca: l’uso di geni sintetici per “proteggere dalle malattie”, mentre si cambia la composizione genetica degli esseri umani. Questa non è fantascienza:
“Distribuendo geni sintetici nei muscoli delle scimmie [sperimentali], gli scienziati stanno essenzialmente riprogettando gli animali per resistere alle malattie”.

https://youtu.be/QkL8lLzJaGo

“‘Il cielo è il limite,’ ha detto Michael Farzan, un immunologo presso Scripps e autore principale del nuovo studio.”
“Il primo trial umano basato su questa strategia – chiamato immunoprophylaxis mediante trasferimento genico, o IGT – è in corso, e ne sono programmati diversi nuovi.” [Questo è stato tre anni fa.]
“L’IGT è completamente diverso dalla vaccinazione tradizionale. È invece una forma di terapia genica. Gli scienziati isolano i geni che producono potenti anticorpi contro determinate malattie e quindi sintetizzano le versioni artificiali. I geni vengono inseriti nei virus e iniettati nel tessuto umano, di solito i muscoli “.
Ecco la battuta finale:
“I virus invadono le cellule umane con i loro carichi di DNA, e il gene sintetico è incorporato nel DNA del ricevente. Se tutto va bene, i nuovi geni istruiscono le cellule a iniziare a produrre potenti anticorpi “.
Leggilo ancora: “il gene sintetico è incorporato nel DNA del ricevente”.
Alterazione del corredo genetico umano.

https://youtu.be/DiMZo12FoYU

Non solo una “visita”. Residenza permanente. E una volta che il DNA di una persona è cambiato, vivrà con quel cambiamento – e tutti gli effetti a catena nel suo corredo genetico – per il resto della sua vita.
L’articolo del Times attacca il Dr. David Baltimore per un parere:
“Ancora, il dottor Baltimore dice che immagina che alcune persone potrebbero essere diffidenti nei confronti di una strategia di vaccinazione che significa alterare il proprio DNA, anche se previene una malattia potenzialmente fatale”.
Sì, alcune persone potrebbero essere diffidenti. Se hanno due o tre cellule cerebrali funzionanti.
Questa è roulette genetica con una pistola carica. Chiunque e tutti sulla Terra iniettati con un vaccino a DNA subiranno cambiamenti genetici permanenti e sconosciuti …
E le ulteriori implicazioni sono chiare. I vaccini possono essere usati come copertura per le iniezioni di qualsiasi e tutti i geni, il cui vero scopo è riprogettare gli umani in modi di vasta portata.
L’emergere di questa tecnologia Frankenstein è accompagnata da una spiccata spinta a mandare vaccini, a tutto campo, sia per i bambini che per gli adulti. La pressione e la propaganda sono su scala planetaria.
La libertà e il diritto di rifiutare i vaccini sono sempre stati fondamentali. Ora è più vitale che mai.

Significa il diritto di preservare il tuo DNA intrinseco.

L’autore di tre collezioni esplosive, THE MATRIX REVEALED , EXIT FROM THE MATRIX e POWER OUTSIDE THE MATRIX , Jon era un candidato per un seggio al Congresso degli Stati Uniti nel 29 ° distretto della California. Mantiene una pratica di consulenza per clienti privati, il cui scopo è l’espansione del potere creativo personale. Nominato per un premio Pulitzer, ha lavorato come reporter investigativo per 30 anni, scrivendo articoli su politica, medicina e salute per CBS Healthwatch, LA Weekly, Spin Magazine, Stern e altri giornali e riviste negli Stati Uniti e in Europa. Jon ha tenuto conferenze e seminari sulla politica globale, la salute, la logica e il potere creativo per il pubblico di tutto il mondo.

Tratto: https://worldmercuryproject.org/news/altering-human-genetics-through-vaccination/?utm_source=mailchimp